Il sonno dei bambini: un aiuto concreto viene dall'osteopatia

01.10.2023

Uno dei motivi di consulto più frequenti in ambito pediatrico sono i disturbi del sonno.

Si calcola che nel mondo occidentale 1 bambino su 4 al di sotto dei 5 anni soffra di disturbi del sonno, mentre dopo i 6 anni e fino all'adolescenza la percentuale scende attorno al 10-12%.

Le ore medie di sonno per notte si sono accorciate di circa due ore rispetto a qualche decina di anni fa e le cause sono da ricercare nei ritmi frenetici della famiglia e della società, nell'aumento delle luci artificiali e nell'utilizzo sempre più precoce degli strumenti elettronici per un numero eccessivo di ore al giorno.

Vediamo insieme come si struttura il sonno nel bambino e come l'osteopatia può essere di aiuto.

Come cambia il sonno del bambino

Il sonno del bambino ha ritmi molto differenti con il passare dei mesi, dalla nascita fino ai 3-4 anni circa, per poi diventare gradualmente simile al sonno degli adulti.

La motivazione è da ricercare nel differente ritmo circadiano che ha il feto (cioè il bambino nella pancia della mamma) rispetto al bambino che è nato.

Il ritmo circadiano è l'alternanza ritmica nelle 24 ore (cioè in una giornata) di alcune caratteristiche degli esseri viventi, come il ritmo sonno-veglia, la produzione di alcuni ormoni come il cortisolo e la regolazione della temperatura corporea. Questi ritmi dipendono da una sorta di complesso orologio biologico interno all'organismo, che è sincronizzato con il ciclo naturale del giorno e della notte sia grazie a stimoli naturali come la luce solare e la temperatura ambientale, sia a stimoli di natura sociale (per esempio puntare la sveglia sempre alla stessa ora, mangiare alla stessa ora e così via).

Il feto presenta, a partire dalla 20° settimana, alternanza di veglia e sonno con predominanza di sonno (80%); è il cosiddetto ritmo fetale, che si basa su cicli di 25-26 ore anziché 24.

Il neonato alle prime settimane di vita presenta comportamenti di veglia e sonno analoghi all'ultimo periodo di vita intrauterina, anche fino al terzo mese compiuto.

Fino alle 6-8 settimane di vita, i bambini hanno quindi cicli di sonno molto corti, circa 20 minuti-1 ora e mezza massimo e poi si svegliano e devono essere accuditi e/o nutriti ogni volta. È necessario molto contatto ed è importante prenderli in braccio subito, perché non hanno altri strumenti per auto consolarsi o riaddormentarsi in maniera autonoma.

Attorno ai 2-3 mesi il bimbo cambia molto e si adatta al mondo; i cicli del sonno si allungano (anche 3-4 ore ogni ciclo), ma resta comunque importante la consolazione e accudimento da parte dell'adulto che se ne occupa.

Nei primi 3 mesi di vita il ritmo della famiglia deve adattarsi a quello del bambino; solo dopo i 4 mesi, infatti, si verifica gradualmente il contrario: il bambino si adatta progressivamente ai ritmi imposti e anzi, avere delle abitudini regolari lo aiuta a impostare il suo ritmo con quello esterno e a concentrare il sonno nelle ore notturne. Non abbiate quindi paura di "viziare" vostro figlio se lo prendete in braccio per consolarlo e, nonostante vadano molto di moda, non cedete alle promesse di certi "metodi del sonno" che vi impongono di lasciar piangere vostro figlio finché non si stanca: sono metodi che vanno contro ogni istinto genitoriale, alterando il rapporto naturale con vostro figlio.

Attorno ai 4-6 mesi i cicli di sonno saranno sempre più lunghi e sarà possibile adottare strategie per aiutare il bambino a riaddormentarsi da solo. Ad ogni risveglio bisognerà riproporre quindi il rituale dell'addormentamento: se si addormenta al seno, andrà riaddormentato al seno, se gli cantiamo una ninna nanna o azioniamo il generatore di rumori bianchi, andrà riproposto e così via. È necessario anche definire un luogo dove il bambino dovrà dormire e fare in modo che sia lo stesso sia per i riposini durante il giorno che per la nanna notturna, in modo che il bambino abbia dei punti di riferimento.

A partire dai 6 mesi i cicli di sonno sono decisamente più lunghi (anche 7-8 ore), e ogni 3-4 ore il bambino presenta una semiveglia, proprio come gli adulti.

Dai 9 mesi i bambini hanno la capacità di dormire tutta la notte senza interruzioni, ma almeno fino ai 15 mesi il sonno può essere disturbato dalle grandi conquiste motorie e cognitive che avvengono durante il giorno, come gattonare, camminare, correre, arrampicarsi, allenare la motricità fine, parlare...

Come può essere di aiuto l'intervento dell'osteopata?

L'osteopatia è un valido aiuto per risolvere problemi nella sfera del sonno dei bambini nel caso in cui derivino da disfunzioni osteopatiche del cranio e delle vertebre cervicali alte del bambino, a seguito del trauma del parto o di posizioni traumatiche assunte dal bambino durante gli ultimi mesi di gravidanza.

Il cervello di un neonato è nel pieno della sua maturazione e si esprime solo attraverso le cosiddette funzioni vegetative (sonno, digestione, respirazione...) che risultano pienamente espresse; per cui l'effetto di tali disfunzioni sarà più evidente in questi ambiti, causando:

  • disturbi del sonno
  • irritabilità e pianto inconsolabile
  • coliche gassose
  • reflusso gastro-esofageo
  • singhiozzo

Questo accade perché alla nascita l'articolazione tra la prima vertebra cervicale e i condili occipitali non è ancora formata (le strutture in questo momento sono cartilaginee, non ossificate), e può quindi essere eccessivamente sollecitata durante il parto. Questa zona articolare è strettamente correlata con le strutture neurologiche implicate nella regolazione del ciclo sonno-veglia, che quindi possono risentire dello stress meccanico del parto, ad esempio, oppure di disfunzioni sopraggiunte successivamente nel bambino più grande.

Sono generalmente bambini che presentano un'ipereccitabilità fisica e neurologica.

Può anche capitare che i disturbi del sonno siano secondari ad altri problemi, come stipsi, coliche, reflusso, problematiche respiratorie e altro. Ad esempio, se un bambino soffre di reflusso avrà più sintomi e fastidi stando nella posizione supina (a pancia in su) e questo gli impedirà di avere un sonno sereno e continuativo.

Il mio compito sarà quello di individuare la causa dei problemi del sonno del bambino e agire su quella; per fare questo, farò tante domande ai genitori sulla salute del piccolo e poi eseguirò dei test osteopatici su tutto il corpo del bambino, proprio per individuare dove potrebbe risiedere l'origine del problema.

Il trattamento sarà mirato e personalizzato e ovviamente verrà eseguito con tecniche dolci, sicure e per nulla dolorose. Al termine della visita osteopatica do spesso consigli ai genitori sulla gestione della nanna del piccolo per provare a creare insieme una routine della nanna che tenga conto delle esigenze di tutta la famiglia.

Se anche tu sei stanca/o di passare le notti in bianco e hai provato tutte le strategie per far dormire tuo figlio, contattami!!!

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