OSTEOPATIA & DEPRESSIONE
LA DEPRESSIONE, I MOVIMENTI CRANICI E IL SOSTEGNO OSTEOPATICO!
La depressione illustra il fenomeno dell'eccesso e della carenza: la persona reagisce troppo intensamente o troppo poco agli stress che riceve. La depressione può essere anche indotta da un gene familiare. Può anche trattarsi di uno squilibrio chimico del cervello: la reazione di compensazione permette di ritrovare l'equilibrio è contrastata o impedita. Mentre per molto tempo si è affermato che solo la psiche è responsabile della depressione, si tende ormai a pensare che la chimica del cervello può essere un elemento scatenante (squilibrio dei neurotrasmettitori, mancanza di vitamine, PH troppo acido, ecc.). Esistono anche fattori meccanici che influiscono sulla depressione, poiché il cranio si muove. Quando sopraggiungono depressioni dopo traumi cranici, gli osteopati hanno la possibilità di intervenire, agendo attraverso le manipolazioni sulle articolazioni della scatola cranica. Le ossa del cranio presentano una mobilità influenzata dal cervello stesso, un movimento globale infinitesimo che si può mettere alla prova per esempio indossando un cappello troppo stretto. Questo movimento si compone di una piccola dilatazione e ritrazione nell'ordine di una cinquantina di micron. Il cranio effettua circa diecimila movimenti al giorno! Cinquanta micron sono pochi, ma una mano esperta li individua (sfiorando una superficie dipinta possiamo sentire una strato di vernice di soli quattro micron di spessore). I nostri sensi hanno capacità eccezionali e, se allenati, rivelano i loro talenti. Gli assaggiatori di vini, i nasi in profumeria o i musicisti che possiedono l'orecchio assoluto lo provano. La stessa cosa vale per il tatto. Privato della sua libertà di movimento il cranio può essere l'origine di una perdita di vitalità generale dell'organismo. Si osserva in effetti che le persone depresse presentano pochissimi movimenti cranici.
Alcune tecniche osteopatiche stimolano i movimenti cranici, apportando benessere all'intero organismo!